La classificazione delle attività economiche in Italia avviene sulla base di specifici codici di attività, dichiarati dall'impresa o dal professionista, in sede di compilazione e presentazione della dichiarazione di inizio attività.
Il codice Ateco per la classificazione delle attività economiche è stato introdotto dal 1° gennaio 2008 con specifico provvedimento da parte dell'Agenzia delle Entrate che ha provveduto ad approvare la nuova tabella, che ha sostituito di fatto, quella precedente rimasta in vigore fino al 31 dicembre del 2007.
Dal 2008 fino ad oggi, tutte le imprese e professionisti con obbligo di iscrizione al Registro delle imprese devono dichiarare la tipologia di lavoro svolto attraverso la dichiarazione di inizio attività.
Attraverso la descrizione prodotta dal dichiarante, il registro delle imprese individua il Codice ATECO dell'impresa e quindi la classifica da punto di vista del tipo di attività economica che esercita.
La classificazione delle attività 2018, è composta da una struttura gerarchica a 5 livelli ad albero che indicano categorie e sotto categorie. Si parte da una sezione generica fino ad arrivare ad una classificazione dettagliata che descriva l'attività svolta dall'impresa.
Nel caso in cui un'impresa svolga un'attività che ricada in più categorie ATECO, occorre verificare quante sono queste categorie, se sono solo 2 si vedrà tra le due posizioni quale incide di più dal punto di vista produttivo, quella che supera più del 50% viene assunta come attività prevalente e determinerà la classificazione definitiva.
Se, invece, la classificazione ricade in più di due posizioni possibili, e nessuna incide più dell'altra, per determinare l'esatto codice, si utilizza il cd. metodo "top-down": si segue un semplice principio gerarchico per cui la classificazione di un’unità al livello più basso deve essere coerente con quello più alto della struttura.
La Camera di Commercio ha adottato un nuovo sistema di codifica per i codici ATECO dallo scorso anno per le imprese che non hanno, oltre la sede legale, altre unità locali. Infatti, per tali imprese, non viene più attribuito sulla base della descrizione dell’attività contenuta nella documentazione del Registro delle Imprese, ma in modo automatico attraverso la banca dati dell'Anagrafe Tributaria che viene poi reso disponibile nella visura al pubblico, dal giorno successivo in cui è stata evasa la richiesta.
Per le imprese che, invece, hanno più unità locali (sede legale, sede operativa ecc...) la procedura di attribuzione del codice rimane quello del Registro delle Imprese sulla base della descrizione dell’attività contenuta nella modulistica della Camera di Commercio.
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