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I rischi da esposizione alle radiazioni ionizzanti

Ci soffermiamo oggi su quello che viene indicato in gergo tecnico “l’agente di primo intervento”, il cosiddetto “the first responder”. Spesso proprio il personale della polizia locale, dello stato, delle squadre di soccorso, personale medico e paramedico, volontari, interviene in prima persona laddove è successo qualcosa di grave, soprattutto quando viene chiamata a rilevare gravi incidenti e di diversa natura. In questi casi non si deve assolutamente arrivare sul luogo, ove sono accaduti i fatti, sprovvisti della conoscenza delle procedure e delle strumentazioni per eseguire idoneamente l’intervento, per quanto di rispettiva competenza. Arrivare sul posto e accorgersi di non avere al seguito questa o quella dotazione strumentale comprometterebbe l’idoneità e la correttezza delle procedure del nostro operato, mettendo a repentaglio la vita stessa del personale. La revisione costante delle dotazioni strumentali del veicolo di servizio o di una pattuglia del pronto intervento, secondo il mio punto di vista, rappresenta un passaggio fondamentale, obbligatorio e di routine. Oggi, per questo motivo, è necessaria una professionalità, una cultura e una consapevolezza diversa per tutti coloro i quali sono chiamati ad intervenire laddove è successo qualcosa di così veramente grave. E’ importante evidenziare l’importanza del primo intervento, sul luogo e nell’immediatezza dei fatti, da parte degli organi di polizia locale o dello Stato, delle squadre di soccorso, personale medico e paramedico, volontari; propedeutico in determinati casi a quello specialistico. Immaginiamoci solamente per un attimo cosa potrebbe accadere se si dovesse intervenire sul luogo di un’emergenza, con pericolo di contaminazione, senza indossare idonei dispositivi di protezione individuali e senza adottare strumentazioni specifiche. Per cui, come contrastare il pericolo di entrare in contatto ed essere esposti, anche involontariamente e inconsapevolmente, a materiali o sostanze potenzialmente pericolose in quanto fonti di emissione di radiazioni ionizzanti? Innanzitutto dobbiamo imparare a conoscere e ad utilizzare dei semplici strumenti di rilevazione per riconoscere la presenza queste sostanze o elementi che, lo ricordiamo, sono assolutamente invisibili e non percepibili dai sensi umani. Bisogna insomma assumere piena consapevolezza, anche da un punto di vista operativo, della possibilità di trovarsi di fronte ad un rischio radiogeno. Mentre molte sostanze chimiche pericolose per la salute sono spesso caratterizzate da emanazioni di odore, di fumo o comunque sono caratterizzate da elementi colorati abbastanza visibili o comunque rilevabili dalla vista e dall'olfatto, le radiazioni ionizzanti sono dei “nemici” invisibili, subdoli e per questo più pericolosi di altri.



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