La sicurezza nei lavori elettrici si basa specialmente su un’adeguata formazione dei lavoratori e sulla scrupolosa osservanza delle procedure di lavoro (la verifica di fattibilità del lavoro, la redazione del piano di lavoro, la redazione dei piani di intervento, le comunicazioni tra le diverse figure coinvolte, la valutazione delle condizioni di lavoro e altre procedure che variano in base alla metodologia di lavoro che si intende adottare (lavoro a distanza, lavoro a contatto, lavoro a potenziale)).
Le responsabilità decisionali, organizzative e realizzative dei lavori su impianti elettrici sono ripartite tra le seguenti figure professionali, che sono responsabili anche dell’attuazione delle misure di sicurezza da applicare: URI, Persona o Unità Responsabile dell’impianto elettrico; RI, Persona designata alla conduzione dell’impianto elettrico; URL, Persona o Unità Responsabile della realizzazione del lavoro; PL, Persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa.
Per la sicurezza dei lavoratori è necessaria un’attenta verifica delle condizioni di lavoro e, tra queste, anche delle condizioni atmosferiche. Sono considerate sfavorevoli le seguenti condizioni atmosferiche: precipitazioni atmosferiche: pioviggine, pioggia, nevischio, neve, grandine; visibilità scarsa o ridotta in modo tale per cui il preposto al lavoro non riesca a distinguere nettamente da terra gli operatori, i conduttori sui quali essi devono intervenire o gli attrezzi che essi maneggiano; temporale o manifestazioni temporalesche con scariche atmosferiche percepite anche in lontananza; vento che raggiunga, sul luogo di lavoro, una velocità tale da costituire impedimento alla regolare esecuzione dei lavori (indicativamente per velocità superiori a 10 m/s); umidità atmosferica relativa che superi il valore dell’80% in prossimità degli isolamenti su cui si interviene (non è considerata condizione sfavorevole se non si interviene sugli isolamenti); presenza di ghiaccio sui conduttori e/o sui sostegni; ogni altra condizione (come fenomeni di salmastro, temperature estreme, ecc.) che, in relazione al tipo di lavoro, costituisca elemento significativo di diminuzione delle condizioni di sicurezza.
In presenza di condizioni atmosferiche sfavorevoli, l’esecuzione dei lavori è regolata dalle seguenti disposizioni: -su impianti all’esterno a tensione nominale fino a 30 kV, i lavori, eseguiti con qualsiasi metodo, non possono essere iniziati in presenza delle precipitazioni atmosferiche di cui alla lettera a), ma possono essere proseguiti al loro sopraggiungere; in quest’ultimo caso se si sta lavorando su isolatori danneggiati si può proseguire solo seguendo procedure aziendali appositamente preparate; -nessun lavoro può essere iniziato né proseguito al verificarsi di una o più tra le condizioni sfavorevoli definite alle lettere b), c), d), f); -su impianti all’esterno a tensione nominale superiore a 30 kV, i lavori a distanza ed a potenziale non possono essere iniziati né proseguiti in presenza di una o più condizioni atmosferiche sfavorevoli; -su impianti all’interno a qualsiasi tensione nessun lavoro sotto tensione può essere iniziato né proseguito in caso di temporale, come definito alla lettera c), se all’impianto afferiscono linee aeree; possono essere iniziati e proseguiti lavori effettuati con qualsiasi metodo se l’impianto è separato dalle linee aeree con l’interposizione di trasformatori o è comunque protetto dalle sovratensioni.
Se il mutare delle condizioni atmosferiche comporta poi la sospensione dei lavori, il personale deve abbandonare il posto di lavoro lasciando in opera, in parte o totalmente, l’attrezzatura installata, compresi, se necessario, i dispositivi isolanti, assicurando la stabilità meccanica dell’impianto e organizzando, se necessario, un presidio sul luogo di lavoro onde evitare l’insorgenza di eventuali rischi per i terzi. E qualora le condizioni atmosferiche ritornano normali e prima della ripresa dei lavori, il preposto ai lavori deve verificare lo stato dell’attrezzatura.
Nel corso dei lavori deve essere assicurato un collegamento rapido e sicuro tra il PL ed i posti di presidio da dove è possibile compiere manovre sugli interruttori alle diverse estremità dell’impianto su cui si lavora. La possibilità di mantenere tale collegamento deve essere verificata dal PL in occasione del sopralluogo che viene effettuato per verificare la fattibilità di un lavoro. E questo collegamento deve essere garantito per far fronte a situazioni di emergenza imprevedibili che potrebbero verificarsi.
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